Siamo nondimeno in grado di spiegarci il fatto, considerando che al Syntagma fu posto mano dal Campanella e dal Naudeo il 1631 in Roma, quando il filosofo godeva la protezione di Papa Urbano VIII, nemicissimo degli spagnuoli ed affettato protettore del Campanella principalmente per fare una dimostrazione di dispetto agli spagnuoli, da' quali il Campanella era stato tenuto tanti anni in carcere e da' quali era in ultima analisi fuggito. La comparsa nel Syntagma di quel titolo de' Discorsi a' Principi, che abbiamo sopra riportato, sarebbe stata una dissonanza enorme coi tempi, co' luoghi, con le circostanze, ciò che non avveniva pe' Discorsi sulla Monarchia di Spagna, dal quale semplice titolo non traspariva se se ne fosse detto bene o male. Dobbiamo poi anche notare, che nell'Informazione pubblicata dal Capialbi lo stesso Campanella fa intendere di avere scritti i Discorsi a' Principi in Padova, "mosso dall'opposizion che li facean li Venetiani": ma forse, così dicendo, ebbe allora in animo di mascherare il ricordo delle peripezie di Roma; e poichè nel Syntagma non si trovano menzionati Discorsi politici composti in Padova, ma se ne trova invece fatta menzione al tempo della dimora in Roma, mentre d'altra parte qui veramente si offrì una buona occasione per comporli, noi ci siamo attenuti alla notizia comunque vaga del Syntagma, accettando quella dell'Informazione nel senso di stabilire, che i Discorsi a' Principi furono scritti prima di quelli sulla Monarchia di Spagna e in un periodo che del resto sarebbe circoscitto tra il 1593 e il 1595(128).
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