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      Giungendo a Bagnara e fermandovisi due giorni, fra Dionisio che era stato invitato a predicare vi fece una delle sue buone prediche sull'Evangelo, poichč, come diceva al Pisano, "sapeva predicare l'uno e l'altro". A Messina si trattennero circa sei giorni, dimorando i due frati nel convento de' Domenicani, e Cesare Pisano all'osteria: ritornarono quindi per la stessa via di Bagnara, e si ridussero, fra Dionisio ad Oppido presso il fratello Ferrante, il Pisano a S. Giorgio, il Bitonto a Condeianni. Ma dopo circa dieci giorni, fra Dionisio accompagnato da un fra Giuseppe Jatrinoli e da un giovanotto a nome Giuseppe Grillo figlio naturale di Gio. Alfonso, tornņ a Condeianni; quivi si unģ al Bitonto ed anche al Pisano che vi era venuto da S. Giorgio, e tutt'insieme si diressero a Stilo per vedervi il Campanella(269). In questo secondo viaggio si fermarono prima alla Motta Placanica, ove alloggiarono nel convento, l'indomani si recarono a Stignano, e lą furono a pranzo in casa di Gio. Alfonso Grillo che era di Oppido ma dimorava a Stignano, coll'intervento di fra Domenico Petrolo, di un D. Marco Petrolo e di Geronimo Campanella padre di fra Tommaso, quindi passarono a Stilo menando con loro anche fra Domenico: non trovarono lą fra Tommaso, ed avendo saputo che era in Monasterace vi si recarono immediatamente, rimanendo a Stilo il solo Giuseppe Grillo; in Monasterace poi si fermarono appena tre ore, e preso con loro il Campanella si ridussero tutti insieme a Stilo. Vedremo fra poco quali furono i discorsi scambiati col Campanella, ma per ora importa dire che nel pranzo di Stignano fra Dionisio fece uno de' suoi maggiori sproloquii, evidentemente per catechizzare Cesare Pisano e Giuseppe Grillo; e disse che non c'era DioTrinitą al modo che si crede, sibbene uno spirito che governa e move il tutto, che Dio era la natura, che non c'erano diavoli, nč inferno, nč purgatorio, nč paradiso, che Cristo non era vero figlio di Dio ma un semplice Nazareno, che il sacrificio della Messa facevasi per bere, che nell'ostia non c'era Cristo e potea rilevarsi dal fatto che la mangiano i vermi, che fra Tommaso Campanella volea predicare e fare nuove leggi e nuovi statuti, ed egli con lui, portando gli uomini alla libertą naturale.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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