Gli altri frati applaudivano e commentavano, e ne sembravano intesi del pari i due Petrolo, i quali del resto andavano e venivano (come probabilmente faceva anche Geronimo Campanella) per rendere servigi agli ospiti, ma pure non mancavano d'interloquire; p. es. fra Domenico Petrolo diceva al Pisano, "che ti credi, che ci sia Dio Padre quel barbuto come si dipinge?", e tutti i frati continuavano separatamente a dire qualche cosa dello stesso genere. Così si sarebbe parlato contro la verginità di Maria, contro i miracoli di Gesù ed anche de' Santi, contro le relazioni tra Gesù e S. Giovanni, contro le prescrizioni della Chiesa, contro l'istituzione monastica di ambo i sessi, contro l'autorità e la moralità del Papa, de' Cardinali e de' Vescovi; fra Dionisio vi avrebbe pure narrato il solito fatto osceno contro il Sacramento dell'altare, aggiungendovi inoltre il fatto di un Inglese che in Roma diè un pugno al Sacramento senza alcuna conseguenza miracolosa, ma fu poi bruciato vivo d'ordine del Papa; e si può dire che queste ultime proposizioni furono probabilmente enunciate, mentre sulle altre rimane qualche dubbio(270). Con ciò si sarebbe parlato ancora di progetti del Campanella in un modo esageratissimo e scempiato; che egli era il vero legislatore e il vero Messia, che con la sua predica e dottrina, e col valore de' tanti che lo seguivano, avrebbe levato la fede di Cristo e si sarebbe impadronito del mondo; ma infine segnatamente fra Dionisio e il Bitonto gli comunicarono la risoluzione di ribellare il Regno e sottrarlo al dominio del Re di Spagna, e che per questo effetto aveano concerti con molti fuorusciti, ed anche con molti gentiluomini e Signori, tra' quali il Marchese d'Arena ed altri.
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