Fra Gio. Battista di Pizzoni risedeva appunto nel convento di Pizzoni, paesello distante poche miglia da Soriano: il convento era piccolo ed abbastanza isolato, e non conteneva pił di due sacerdoti e due o tre "terzini o terzi habitelli" come solevano chiamarsi i frati inservienti; nč occorre dire che in questa specie di conventi non c'era ombra di regole monastiche. Fra Gio. Battista vi aveva titolo di Vicario; con lui stava il suo fido fra Silvestro di Lauriana, e tra' terzini stava fra Fabio Pizzoni nipote di fra Gio. Battista, le cui relazioni con fra Silvestro aveano gią dato da dire anche troppo. Non erano mai mancati i fuorusciti in quel convento, e il predecessore di fra Gio. Battista, fra Ferrante da Soriano, avea passato pericolo di essere precipitato dalle finestre per mano di quelli che si trovavano lą ricoverati: avendovi giurisdizione il Vescovo di Mileto, ed obbligando costui, come gią conosciamo, i superiori dei conventi a ricoverare i fuorusciti sotto pena delle censure ecclesiastiche, Claudio Crispo, giovane fuoruscito per omicidio, vi stava in piena regola, e fra Gio. Battista mantenevasi con lui in buonissime relazioni, anche perchč, a quanto pare, gli serviva da braccio forte verso i suoi nemici. Aveva poi fra Gio. Battista avuta occasione di conoscere pure Giulio Soldaniero, ed ecco in che modo. Giulio, anche lui di soli 22 anni, possidente, con moglie, si era fatto capo di banditi, avendo ucciso due suoi cugini Marcello e Pietro Soldaniero, oltre una donna, Vera la Rocca, per ereditarne, come dicevasi, le sostanze; ma ne rimanea tuttora vivo un altro, Eusebio Soldaniero, e costui si era fatto bandito egualmente, per difendersi e per vendicare i suoi fratelli.
| |
Gio Pizzoni Pizzoni Soriano Gio Vicario Silvestro Lauriana Fabio Pizzoni Gio Silvestro Gio Ferrante Soriano Vescovo Mileto Claudio Crispo Gio Gio Giulio Soldaniero Marcello Pietro Soldaniero Vera Rocca Eusebio Soldaniero Battista Battista Battista Battista Battista Giulio
|