Cosė avrebbe detto che Gesų era stato capo di setta, brav'uomo al pari di Mosč e di Maometto; che la resurrezione di Lazzaro era stata concertata da Marta e Maddalena e da Lazzaro medesimo, persone amiche di Gesų; che tutti gli altri miracoli erano stati narrati dagli Apostoli, i quali aveano scritta la Bibbia per introdurre la fede e poi ogni nazione l'aveva alterata per conto suo, e pure il miracolo di Mosč nel mar rosso era dovuto al flusso e riflusso del mare e che ognuno poteva far miracoli ed egli pure ne avrebbe fatti; che l'ecclissi nel tempo della morte di Gesų era stata accidentale e particolare, non miracolosa ed universale; che nella faccenda della resurrezione o poteva essere stato messo in croce un altro invece sua, o poteva essere stato il corpo suo sottratto e nascosto secondo il costume di varii legislatori. Del pari intorno a' Sacramenti, le notizie raccolte in tutti i processi confermarono essere da lui ritenuti istituzioni umane; segnatamente l'Eucaristia essere non altro che una commemorazione di Gesų, ed il Battesimo non essere indispensabile alla salvazione. Č superfluo dire come considerasse gli atti degli Apostoli, tutto l'organismo della Chiesa e i precetti di essa, l'autoritā del Papa, i Cardinali, i Prelati, la scomunica, il precetto del non mangiare carne in determinati giorni. Nel processo di Squillace vennero in luce diversi aneddoti su questi particolari, e li vedremo a suo tempo; cosė pure diverse cose che aveano recato scandalo, come il disgusto per le tante fraterie, la tolleranza e talvolta l'ammirazione per qualche cerimonia turca, la stima delle dottrine dei filosofi gentili alla
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