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      Non erano dunque poche le forze preparate, e bisogna riconoscere che parecchie ribellioni, in condizioni egualmente ponderose e gravi, furono iniziate con forze assai minori: si sarebbero poi dovuti saldare i conti con una potenza come la Spagna, ma appunto allora gli sconvolgimenti generali che si aspettavano avrebbero dato un soccorso incommensurabile. Cosė il Campanella poteva ritenere che non sarebbe rimasta senza effetto la sua "voglia ardente a far la gran semblea", poteva esser fiero di aver saputo "con senno e pazienza tante genti vincere"(306): tutti aveano fede viva in tempi migliori, e il banchetto sul monte di Stilo pose il suggello a questa fede in coloro che vi presero parte, riuscendo l'espressione della comune esultanza.
      Ma si approssimavano invece anni di dolore con le pių amare disillusioni. Mentre il Campanella trovavasi tuttora in S.ta Caterina e quindi il banchetto sul monte di Stilo non si era per anco tenuto, la congiura veniva denunziata al Governo: continuavano con fervore i preparativi da parte de' congiurati, e il Governo con altrettanto fervore faceva i suoi preparativi per averli tutti nelle mani.
     
     
     
     
      CAP. III.
     
      SCOPERTA DELLA CONGIURA E PROCESSI DI CALABRIA.
      (dalla fine di agosto a tutto 10bre 1599).
     
      I. Il 10 agosto 1599 Fabio di Lauro e Gio. Battista Biblia, che abbiamo veduto ricoverati per debiti nel convento de' frati Zoccolanti di Catanzaro e sollecitati da fra Dionisio a prender parte alla congiura, ne facevano una formale denunzia al Vicerč Conte di Lemos, innanzi all'Avvocato fiscale dell'Audienza di Calabria ultra D. Luise Xarava.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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