Ci ha inoltre della città di Catanzaro Mario Flaccavento, parente di fra Dionisio e di Gio. Antonio Fabbrica con altri suoi compagni. Si trovano ora nelle provincie due compagnie di cavalli di uomini d'arme, che stanno a requisizione de' nemici. Vi sono ancora tutti i fuorusciti delle altre provincie, con altro infinito numero de' casali di Cosenza, e capipopolo di diversi luoghi. - La detta congiura, stata già trattata da tanto tempo, al presente è affrettata, e solo attendono la venuta del Principe di Bisignano, il quale verrà incognito, e così pure del Vescovo di Nicastro e di alcuni altri grandi personaggi. I congiurati, oltre che sperano felice successo per la moltitudine de' congiuranti e loro potere con guide del demonio che tratta col padre Campanella, sperano giovarsi molto della lingua tra' popoli, nel senso di far loro buone prediche, mentre concorrono molti predicatori di diverse religioni i quali si hanno diviso i luoghi tra loro, e per mezzo di essi si è quasi sempre trattato, e vanno promettendo grosse remunerazioni in nome di Sua Santità. Si scrivono tra loro con cifra di numeri e segni, i quali abbiamo visti in potere di fra Dionisio, che credendo tenerci nel suo partito, per la grande familiarità che da molti anni vi è stata tra lui e noi, ci ha comunicato tutto, promettendoci grandi cose, e con grande esagerazione ci facea premura in questo affare, nel quale non gli abbiamo dato rifiuto, per scovrire da lui quanto c'è e darne avviso a Sua Eccellenza, come abbiamo fatto in servizio di Sua Maestà. Guadagnate le provincie di Calabria, sperano di conquistare apertamente il resto del Regno, dicendo che la Calabria è la chiave, in dove si trovano le fortezze, munizioni e vettovaglie.
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