to di contradizione allo Xarava, D. Alonso non avesse preso le cose sul serio, e si fosse mostrato negligente. Nè risulta che il Vicerè se ne fosse risentito: vedremo tra poco che solamente gli ordinò di allontanarsi da Catanzaro, e di venirsene a Napoli subito, mentre per verità non poteva che essere d'inciampo. Il Campanella affermò di poi in più circostanze, che Spinelli e Xarava avessero processato anche lui, e nella Narrazione disse, che non lo carcerarono "perchè era andato con una compagnia di soldati al rumor di clerici di Seminara, che ruppero li carceri gridando viva il Papa, et intendendo che volea Spinello con Xarava carcerarlo, fuggìo di là in Napoli". Sappiamo pertanto con certezza che l'affare di Seminara era accaduto verso la metà di luglio, e quindi tutt'al più D. Alonso poteva essersi là recato per prendere i colpevoli, come ne fu poi dato incarico più tardi allo Spinelli: ma non risulta vero che gli si fosse fatto un processo, e tanto meno che si fosse voluto carcerarlo, la qual cosa già non sarebbe venuto in mente ad alcuno, essendo D. Alonso parente della Viceregina (D.a Caterina de Roxas de Sandoval) come trovasi notato dal Residente di Venezia. Vedremo anzi che fra Cornelio si rivolse a lui per informarlo di quanto accadeva, e fu da lui sollecitato perchè carcerasse almeno il Pizzoni e il Lauriana. Inoltre aggiungiamo che non cessò veramente dall'ufficio di Governatore di Calabria ultra, e documenti rinvenuti negli Archivii di Napoli e di Venezia ci mostrano che dopo la scoperta della congiura fece atto di autorità verso il Segretario dell'Audienza Guarino de Bernaudo o Bernardo, intimandogli di lasciare il posto a Camillo Passalacqua, da cui con regolare contratto, a que' tempi ammesso, il Bernaudo teneva il posto qual sostituto; che nell'aprile 1600 ebbe a trattare un negozio relativo alla nave veneta Lione e Ponte naufragata in Calabria, che lasciò l'ufficio appunto verso questo tempo, essendo stata data solamente in maggio 1600 la commissione di sindacato del suo governo giusta le prescrizioni delle Prammatiche, ed essendo stato nominato dopo il detto tempo qual suo successore un altro parente della Viceregina, D. Pietro de Borgia, che avea tenuto lo stesso ufficio nelle provincie riunite di Capitanata e Molise(330). Non vogliamo poi lasciare la narrazione degli avvenimenti che si verificarono al primo arrivo dello Spinelli in Calabria, senza notare essersi malamente affermato dal Parrino e dal Giannone che si trovò il cadavere di uno de' rei, fuggitivo dalle carceri, affogato nel mare, e che tale circostanza rese pubblico il fatto, onde i congiurati pensarono a salvarsi.
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