Gregorio Presinacio; tra' monaci poi fra Dionisio e M.° Scipione Politi Conventuale. Per detto del Petrolo affermò, sempre dietro interrogazioni, che il Contestabile avea calpestato il ritratto del Re Filippo, e prescelto quello del Gran Turco. Circa fra Dionisio, tre volte costui era venuto a Stilo da che egli era Vicario nel convento; nulla avea detto mai contro la fede, se non che parlava pubblicamente del peccato di carne della più brutta specie e perfino se ne gloriava. Circa Giulio Soldaniero, lo conosceva per avergli una volta portata una lettera del Campanella, e pregatolo da parte di fra Tommaso che si recasse da lui ma senza discorrere di altro. Tutto ciò non parve ai Giudici conforme a verità, e fu deciso di rimandarlo nelle carceri per poi continuare l'esame, e frattanto gli si domandò se avesse mai detto di volere prender moglie, e subito fra Pietro accettò di averlo detto spesso e in molti luoghi ma per burla.
Nel medesimo giorno, quantunque dal processo verbale dell'esame di fra Pietro di Stilo si rilevi che era già tardi, furono esaminati il Bitonto e tutti i rimanenti frati. - Il Bitonto(467) dovè prima di tutto dar conto del come e perchè si trovasse senza abito monastico, senza chierica e con lunga barba; e rispose che fu preso mentre dormiva e non gli fu dato tempo di vestirsi, che s'avea tolta la corona per certe infermità e la barba gli era cresciuta! E narrò che si era rifugiato in una vigna, poichè gli fu detto dovere esser preso come amico del Campanella.
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