Ma a' Giudici medesimi, segnatamente a quelli ecclesiastici, nocque non poco la loro sciagurata maniera di procedere: lo zelo eccessivo di fra Cornelio, secondato per lo meno dalla notevole acquiescenza del Visitatore, al contrario di ciò che costoro si attendevano, come ingenerò sospetto in Roma, così ingenerò disgusto e sospetto nel pubblico; il processo di eresia fatto in Napoli venne poi a rivelare le voci corse sul proposito, e gioverà qui riferirle. "Comunemente fra Cornelio e il Visitatore si tenevano Vescovi"; di fra Cornelio "dicevasi che lo volevano fare sin fino Arcivescovo di Toledo"! Era questa senza dubbio una caricatura, ma da essa si desume l'impressione che i procedimenti di fra Cornelio aveano destata: nè vale il dire che tali voci vennero messe innanzi dagl'inquisiti che aveano interesse di farlo, come fra Pietro di Stilo, il Petrolo, ed anche il Bitonto, il quale disse perfino di avere udito l'Avvocato fiscale assicurare fra Cornelio "che se li saria procurato un Vescovato"(473); vedremo più tardi fra Cornelio, deluso e malcontento, recarsi da Napoli in Ispagna, ed il Nunzio risentirsene con vivacità, la qual cosa non potrebbe spiegarsi senza ritenere che le voci corse avessero davvero un fondamento. D'altra parte dicevano "alcuni preti in Hieraci, che fra Cornelio havea preso de li dinari da Misuracha acciò che andasse contra li monaci e facesse tutto il possibile contra di essi e questo per havere la taglia"; molti attestarono ancora avere udito dal padre del Pisano, ed egualmente dal Caccìa, che entrambi aveano dato danaro ed altre robe a fra Cornelio dietro promessa di farli rimettere al foro ecclesiastico, ed egli li avea traditi.
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