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      Jo. Antonio pisano lector ordinario de la lectura de la pratica con provisione de la R.a Corte de docati cento vinti tre lo anno sub data Neapoli xiij. Januarij 1567. in lo quale memoriale se expone per sua parte che havendo lecto multi anni la lectura de medicina con satisfactione de li audienti, et la provisione esser poco, et questo anno voler di novo fare la anatomia senza pagamento alcuno ad bono publico, per sua parte supplica V.a Excell.tia che delli denari del studio che avanczano per la morte de Colombino se li faczia gratia di qualche aiuto di costa di quanto restarà servita V.a Excell.tia". Il Pisano fu anche Protomedico dal 1570 in poi, e non lasciò alcuna opera ma molte ricchezze, come tanto spesso è accaduto e continuerà ad accadere in Napoli: nel 1586 divenne Barone di Pascarola, comprando questa terra da D.a Popa Carafa Marchesa di S. Elmo (ved. i Registri Privilegiorum vol. 79, an. 1586-87 fol. 32 e 192).
      (79) Poniamo qui una breve notizia di questo Codice tuttora non studiato, desumendola dagli appunti che ne prendemmo in Montpellier. In una lettera preliminare all'Imp. Rodolfo il Porta dice che gli manda l'opera da lui chiesta, dandola in iscritto affinchè non muoia seco, e ciò in cambio dell'amore che gli ha portato. La Taumatologia vi è rappresentata da un Indice diffuso che comprende 11 libri, la Criptologia è rappresentata da un libro in 15 capitoli, la Calamita da un trattato unico di 40 pagine, la Chironomia da due libri, il primo di 18, il secondo di 14 capitoli.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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