Antonio Orsini, come ci risulta dalle Lettere di Francesco M.a Vialardo al Governo di Toscana esistenti nell'Arch. Mediceo, lett. del 15 aprile, 4 agosto e 15 settembre 1599, non che dagli Avvisi di quel tempo; egli era allora disgustato del Governo Vicereale che tardava ad immetterlo nel possesso di curatore degli Stati del P.pe di Bisignano, conformemente alle decisioni favorevoli ottenute dal tribunale. Poi vedremo come solamente nel 1601, dopo lunga aspettativa motivata senza dubbio dall'essere stato troppo nominato nelle faccende del Campanella, ottenne di andare in Calabria e vi perseguitò felicemente i banditi; onde il Governo ebbe a nominarlo governatore della Calabria citra, e in tale condizione, nel 7bre 1603, morì di morte affatto naturale, essendo già in eccellenti relazioni col Governo Vicereale. - Adunque non fu Barone di Pomarico e di Montescaglioso prima del 1596; pretese all'eredità del P.pe di Bisignano e non della madre; viveva in Napoli, dove le liti si agitavano, e non in Roma; si trovò in Calabria non prima del 1601, quando le faccende del Campanella erano già chiarite, con pieno gradimento degli spagnuoli. Potremmo aggiungere che piuttosto il Principe di Avellino Camillo Caracciolo dovè sposare Beatrice Orsini vedova, giacchè dopo Beatrice, egli sposò ancora in terze nozze Dorotea di Alberto Acquaviva Duca di Atri e morì nientemeno che il 28 8bre 1617. Ma credere che il Campanella avrebbe designato D. Lelio capo della repubblica equivale a sconoscere affatto l'indole del Campanella; e credere ch
| |
Orsini Lettere Francesco M Vialardo Governo Toscana Arch Avvisi Governo Vicereale Stati Bisignano Campanella Calabria Governo Calabria Governo Vicereale Barone Pomarico Montescaglioso Bisignano Napoli Roma Calabria Campanella Principe Avellino Camillo Caracciolo Beatrice Orsini Beatrice Dorotea Alberto Acquaviva Duca Atri Campanella Lelio Campanella Mediceo
|