1607" e "De Antiperistasi omnigena sive de naturae miraculis, Neap. 1621". La sua condizione di Barone della Podaria è notata sulle sue opere (Podariae regulus) ed attestata da' Cedolarii in data 11 febb.° e 6 marzo 1622. La condizione di medico del Nunzio è attestata dal Nunzio medesimo nel suo Carteggio; ved. filz. 235, lett. del 6 maggio 1605.
(175) Ved. nell'Arch. di Urbino filz. 203, Napoli diversi, e nell'Arch. Mediceo filz. 4152, Lettere di Napoli di Particolari.
(176) Per l'ufficio di Doganiero ved. nell'Arch. di Napoli Registri Curiae vol. 27 fol. 54. t.°; pel titolo di Duca, Registri Privilegiorum vol. 107 fol. 192; quivi le imprese militari di Fabrizio sono meglio specificate, anzichè negli scrittori di cose nobiliari come il De Lellis, Famiglie nobili della città di Napoli ms. della Bibl. nazionale (VI. F. 9) pag. 243, e Campanile, Storia dell'Ill.ma famiglia di Sangro, Nap. 1615, pag. 69.
(177) La copia della decisione leggesi nell'anzidetta corrispondenza del Duca di Vietri esistente nell'Arch. d'Urbino filz. 203. Le lettere scritte durante la prigionia, e spesso con la data "da Castelnuovo", son sette. Nella 1a del 15 10bre 1598 dice "A capo de 47 dì mi è stato permesso il posser scrivere"; seguono le altre del 22 gen.°, 21 marzo, 16 luglio, 8 8bre 1599, una 6a senza data, e una 7a del 4 febbraio 1600, nella quale è trascritta integralmente la decisione della Gran Corte, che conclude "Ducem Vetri non esse interrogandum super praedictam inquisitionem, et propterea non esse procedendum contra ipsum". Con un'altra lettera degli 11 febb.
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