(227) Per l'invasione delle coste di Calabria fatta dal Cicala ved. principalmente una lettera del Residente Veneto, che fu pubblicata anche dal Mutinelli (Storia arcana ed aneddotica d'Italia, Ven. 1855, vol. 2°, p. 173); le notizie di fonte strettamente napoletano, ne' tempi de' Vicerè, son sempre attenuate di molto quando si riferiscono a disfatte.
(228) Tutte le parole virgolate sono estratte da' bellissimi Rubricarii del Carteggio di Costantinopoli, e così pure la massima parte delle rimanenti notizie. Ved. in ispecie il Rubricario n.° 6 e il seguente.
(229) Ved. la collez. degli Avvisi di Roma che si conserva nell'Arch. di Modena. Vi si legge, "A dì 30 di 7bre 1598. Per informattione del Cigala et suoi disegni, si manda copia delle infrascritte lettere portate da uno straordinario di Messina passato a Genova" (seguono le lettere al Vicerè di Sicilia ed alla madre, e la risposta del Vicerè). Ved. anche Gualtieri op. cit. p. 436; egli le trascrisse da un fascicolo di scritture appartenenti a Girolamo Stinca napoletano, ma non mostrò di conoscere la lettera del Cicala alla madre. Crediamo che piacerà a' nostri lettori averle sott'occhio insieme con le altre. - "1° Osservandis.ma et amantis.ma madre. Dopo di havervi salutato assai; non è per altro questa mia amorevole lettera, che come sapete già anni 30 in 40 che io sono partito da voi et più non vi hò visto, desidereria prima dela morte vedervi. Adesso hò scritto una lettera al V. Re di Sicilia acciò vi mandi, et per questo conto hò fatto franco un Christiano portator di queste.
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