Sul tema dei diavoli sarebbe veramente curioso di conoscere i concetti riposti del Campanella, anche per illustrazione di certi fatti della sua vita ulteriore: certamente al tempo del quale trattiamo egli se ne burlava, professando, nel caso di coloro a' quali si dicevano apparsi, "essere follie e spiriti fuliginosi et humori frigidi che calano", nel caso poi delle donne ossesse, "haverle per pazze": i suoi motteggi su questo articolo si trovano ripetuti da parecchi, ed anche per tale motivo non sembra che vi sia luogo a dubbio.
(301) Per comodo de' lettori, tra le Illustrazioni annesse a' Documenti, abbiamo raccolti alcuni Cenni della Cittą del Sole e delle Quistioni sull'ottima repubblica in rapporto alle cose emerse ne' processi di congiura e di eresia; ved. Illustraz. I, pag. 609.
(302) Ved. nella Cittą del Sole, ed. D'Ancona p. 272 e 273.
(303) Sarebbe bastato aver dato uno sguardo alla sua definizione della Democrazia, tanto diversa da quella che oggi si professa; al sacrificio assoluto da lui imposto all'individuo di fronte allo Stato (abolendo, com'egli diceva, l'amor proprio o singolare, per l'amor comune o universale), mentre oggi si vuole che ognuno possa far conto dello Stato come se non esistesse; infine alla prevalenza assoluta da lui accordata alla cultura, mentre oggi si ritiene un gran fatto il suffragio universale, e non si chiede al Rappresentante del popolo, e neanche al Ministro, quella guarentigia del sapere che pur si chiede al pił umile de' professionisti.
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