Quanto a fra Domenico si scrisse: "Fu esaminato un certo giovane con piccola barba, vestito di abiti laicali, con casacca nera di panno d'arbascio, calzoni di panno color lionato, con ferraiolo egualmente di panno nero d'arbascio, dietro giuramento" etc. rispose, "Io mi chiamo fra Domenico de Stignano dell'ordine di S.to Domenico, et son figlio ad Augustino petrone (sic) et a lucretia pelegia, et l'essercitio mio è di studente sacerdote di Messa, et ha dui anni ch'hò predicato et sono stato assignato al convento di Cosensa et deputato al convento di S.ta Maria di Gesù di Stilo"; nè gli fu dimandato altro. Quanto a fra Giuseppe Bitonto, troviamo: "Fu esaminato un certo giovane con barba castagnaccia, vestito di abiti laicali, con giubba bianca, cappello nero e calzoni di arbascio nero e ferraiolo di panno nero, con giuramento interrogato" etc. rispose, "Io mi chiamo fra Gioseppe Bitonto di san Giorgio et sono sacerdote di Messa et lettore" etc. "Quando fui preso carcerato fui preso in casa fuori alla vigna d'un mio zio, che mi ni era ritirato là per pagura di non essere preso, gia che si diceva che tutti l'amici del Campanella dovevano essere presi et però mi ritrovo in questo habito che mi presero che steva dormendo, et li sbirri mi levorno la tunica et l'habito, et in questo carcere di notte e giorno stò solo". Infine quanto a fra Dionisio si scrisse: "Fu esaminato un certo giovane con barba nera vestito di abiti laicali, con casacca di ciambellotto, calzoni di scottano nero e ferraiolo nero, con giuramento interrogato" etc. rispose, "Io mi chiamo fra Dionisio Pontio da Nicastro et son frate dell'ordine di S.to Domenico et l'essercitio mio è di sacerdote lettore et predicatore et mio padre si chiamò Jacovo pontio et mia madre si chiamò lisabetta monizza"... "Io fui preso carcerato à Monopoli dove io era fugito et scappato da molti soldati nel convento di piczoni, perche mi fu detto da claudio crispo che erano venuti detti homini per carcerare li frati in detto monisterio". Si può qui notare che egli dicevasi avvertito dal Crispo, il quale era stato solito di dimorare in quel convento e forse allora vi mancava, non già dal Caccìa il quale veramente l'aveva avvertito, e non conveniva che fosse nominato, per nascondere che era là venuto in sua compagnia.
| |
Domenico Domenico Stignano Domenico Augustino Messa Cosensa Maria Gesù Stilo Giuseppe Bitonto Gioseppe Bitonto Giorgio Messa Campanella Dionisio Dionisio Pontio Nicastro Domenico Jacovo Monopoli Crispo Caccìa
|