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      E una volta, stando del pari in casa Sabinis, essendosi visti certi legni in mare, fra Tommaso e fra Dionisio (Maurizio non ricordava se ci fosse stato anche il Petrolo), dissero di volere scendere per trattare co' turchi di questo negozio, e fra Dionisio si avviò con scusa di voler andare a riscattare un suo fratello. Fra Tommaso intanto gli diceva di stare in ordine e trovar compagni, non dovendosi perder tempo, di avere già molti con lui, averne parlato a persone principali e tra gli altri a D. Lelio Orsini; Maurizio disse non voler cominciare nè portar gente, se prima non vedesse cominciata la guerra, e fra Tommaso gli dimandò se quando si cominciasse a ribellare Catanzaro non avrebbe accudito, ed allora egli acconsentì. Inoltre Maurizio gli obiettò che non si potevano mettere ad un'impresa così grande senza danari, e fra Tommaso gli disse che avea persone le quali li avrebbero dati e specialmente sarebbero venuti dal Castello di Arena, di dove Marcantonio Contestabile confidava poterli pigliare, la qual cosa fra Tommaso gli confermò anche dopo la carcerazione. Si concluse di mandare fra Dionisio là presente a Catanzaro, per cercare ed indurre gente a far parte dell'impresa; e fra Dionisio vi andò, e al ritorno disse a Maurizio in Davoli che avea trattato con alcuni gentiluomini, e gli nominò Fabio di Lauro, Gio. Battista Biblia e il Barone di Cropani. Risolverono poi di chiamare Gio. Paolo di Cordova e Gio. Tommaso di Franza che Maurizio preferiva come uomini di valore, e Maurizio, a consiglio di fra Tommaso, scrisse loro sotto colore di trattare della loro natività: questi vennero con Orazio Rania a Davoli, ove Maurizio si trovava in casa di D. Marco Antonio Pittella, e fra Tommaso vi era venuto la notte precedente col Petrolo e Fabrizio Campanella; l'indomani parlarono in S.ta Maria del Trono, nel castagneto, e fra Tommaso discorse delle prossime guerre e dell'utilità del trovarsi pronti in armi, e trattenutisi più di due ore con fra Tommaso, dissero di poi che fra Tommaso era un grande uomo ed avea parlato della loro natività. Ancora fra Tommaso disse a Maurizio che v'intervenivano Claudio Crispo e Gio.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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