- Poniamo qui che il Campanella, nella sua Narrazione e poi anche in una delle sue lettere pubblicate dal Baldacchini(67), disse questo Breve "sorrettitio ch'esponea ribellione", ed affermò che "el S. Papa Clemente 8.° donò licenza che si facesse questa causa nelli carceri regi per confrontar li frati con li laici carcerati e mostrar che lui non era consapevole". In verità la concessione del Breve fu indipendente dal fatto della confronta, che venne in campo più tardi; quanto(68) poi all'esporre ribellione, certamente il Breve non poteva esporre altro, e solamente avrebbe potuto esporla in migliori termini; sappiamo poi che già da un pezzo il Governo Vicereale si era mostrato o aveva finto di mostrarsi persuaso che il Papa non fosse consapevole della congiura. Assai meglio di questo avrebbe potuto il Campanella dire intorno al Breve; ma, come sempre, nelle parole di lui bisogna leggere lo sforzo costante di appoggiarsi a qualunque specie di argomento, e al tempo medesimo di non dare motivi di disgusto al Papa, dal quale soltanto potea sperare la sua liberazione.
Dicevamo che il 17 e 18 gennaio si tennero le prime sedute del tribunale. Probabilmente il 17 si tenne seduta preparatoria facendo la rassegna degli Atti raccolti a carico degl'inquisiti, ma il 18 si produsse il rescritto Vicereale che nominava il Sances e il Barrese, e si deliberò di conservarlo ed eseguirlo, quindi si dovè subito metter mano all'interrogatorio del Campanella: così venne iniziato il 4.° ed ultimo volume di tutto il processo, consacrato appunto alla causa della congiura per gli ecclesiastici.
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