.. Hieri stando pur frà Thomaso Campanella sù la negativa, etiam d'una narratione del fatto scritta di sua mano sin nel principio che fu preso, se gli condusse à petto, et per riscontro cinque, et particolarmente un' Mauritio de Rinaldi che fù quello che condotto alle forche si risolvette à dire spontaneamente, et per scarico di conscienza, tutto quello che sempre havea negato nei tormenti, il quale disse sul viso à detto Campanella il trattato della Ribellione che havevano havuto insieme, e che per questo era stato sù le Galere Turchesche, e tutto quello ch'era seguito; et egli pure stette sù la negativa, onde il fiscale fece instanza che si venisse à tortura
(70). Prima d'inoltrarci nell'incidente della tortura, dobbiamo dire che se nel giorno suddetto vi furono soltanto cinque confronte come il Nunzio asserì, ve ne furono di poi altre due, poichè sette ce ne mostrano fuori ogni dubbio, successivamente avvenute, gli Atti esistenti in Firenze; da' quali apparisce pure che queste confronte non durarono a lungo, occupando appena il fol. 10 ed 11 del volume(71). Difatti, secondo la procedura che costantemente accade d'incontrare in qualunque processo del tempo, s'introduceva il teste, gli si deferiva il giuramento in presenza dell'inquisito, gli si dimandava se conoscesse costui, e verificatosi che lo conosceva, gli si dimandava in termini generali se le cose che avea deposte contro di lui fossero vere; ed allora, riuscendo negativa la confronta, mentre il teste diceva che tutto era vero, verissimo, l'inquisito diceva che non era vero, che tutto era bugia, che il teste ne mentiva per la gola; così la confronta finiva in pochi momenti.
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