Battista à Stilo, et per strada ragionammo, et li disse io tengo per fermo che l'anno 600 facendosi mutationi, ne haveriamo fatti grandi ò da la parte del Papa, ò da la parte del Rè, et lo frà Gio. Battista cominciò à dire venesse presto questa mutatione, finalmente disse che io volesse andare à Pizzoni à parlare con Claudio Crispo et animarlo con questa novità, che non pigliasse moglie. Et in conformità di questo quando frà Gio. Battista me disse che volea portare Claudio Crispo in Arena li persuadesse che non si maritasse, per che volea che ll'agiutasse à fare le sue vendette, et finalmente dopò d'essere andato à Pizzoni rechiesto da frà Gio. Battista, mi parlò Claudio, et ragionammo un giorno sopra l'astrolabio, acciò che con questa occasione havesse possuto subintrare a trattare con detto Claudio de la mutatione del mondo, et persuaderlo à volersi trovare pronto à la novità predetta, et à fare la Provintia di Calabria Republica, et in quella occasione havendosi aboccato esso deposante con Claudio Crispo presente fra Gio. Battista Pizzoni li dissi, che la fine del mondo era presta, et che innanzi à questo havea da essere una Republica la più mirabile del mondo, et che li monaci di san Domenico l'haveano da preparare secondo l'apocalissi, et che havea da cominciare dall'anno 600, et esso Claudio s'offerse stare in ordine, et se ricorda ancora esso deposante che in Arena li mostrò una lettra, à Claudio Crispo, et à fra Gio. Battista Pizzoni di Giulio Condestabile, dove l'avisava che Mauritio era andato sopra le galere in Costantinopoli (sic). Et dice de più che frà Gio.
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