Battista Pizzoni, et Claudio Crispo mandorno à chiamare Eusebio Soldaniero da Serrata per frà Silvestro Lauriana, et non ci volse venire. A frà Silvestro Lauriana esso deposante non hà parlato di questo negotio, se non genericamente, dicendo, volesse Dio, che fusse tutto quello, che aspettamo, presupponendo, che lo sapesse per quanto frà Gio. Battista m'havea referito". Citò pertanto (e questo forse era un po' troppo) anche il Lauriana tra quelli "che volevano agiutare col predicare et eloquenza... con li quali da Pasqua di resurrettione dell'anno passato 99 in quà havea trattato di fare detta Republica, et mutatione". Rispetto al Petrolo dichiarò avergli "parlato à Stilo dicendoli che nell'anno 1600 havea da cominciare ad essere Unum ovile, et Unus Pastor, et che noi haveriamo predicato in favore di questa republica profetizata in beneficio del Papa, et che il Papa l'haveria esaltati perchè loro si voleano pigliare alcuna parte della Provintia, et esso fra Domenico si ne contentava, et di questo ne hà parlato più volte, et esso fra Domenico era tutto cosa di esso deposante, et sempre lo hà sequitato, et cossì se offerse sequitarlo in questo". Onde lo citò egualmente tra' futuri predicatori, ed aggiunse che "con fra Domenico petruolo et fabritio Campanella andammo a Davoli, et trovò Mauritio che stava in casa di donno Marco antonio pittella, et per lettre Mauritio mandò a chiamare da Catanzaro Gio. thomase franza, et Gioan paulo de Cordoa". Infine rispetto a Giulio Contestabile confermò che era intervenuto al trattato, "
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