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      Dopo le dette scritture abbiamo fondata ragione di ammettere che il Campanella si sia occupato di ricomporre l'opera già composta in Calabria "Della Monarchia di Spagna", volendosi servire anche di essa per sua difesa, quando si fosse ripigliata la spedizione della causa rimasta sospesa in que' giorni; e nella ricomposizione di detta opera ebbe ad impiegare il tempo immediatamente consecutivo, dal maggio 1600 ad una parte del 1601, mentre era in pieno svolgimento il processo di eresia.
      Prima di esporre i particolari della Difesa, vogliamo notare alcune interessanti singolarità, che colpiscono vedendo in qual modo le Difese si trovano scritte: ne risulterà provato l'ordine di successione con cui vennero composte tutte le scritture sopra menzionate, ed anche chiarita la quistione de' libri, che il Campanella in sèguito affermò aver voluto presentare in sua discolpa, e in parte aver fatto subito venire dalla sua patria, ma che il Sances non volle si presentassero nè si sapessero (ved. pag. 84). Le Difese con gli Articoli, così come furono trasmesse più tardi a' Giudici dell'eresia, non appariscono scritte di mano del Campanella, bensì trascritte da due copisti, de' quali il primo che trascrisse la "1a Delineatio" è rimasto ignoto, ma vedremo a suo tempo essere stato procurato da un Vincenzo Ubaldini di Stilo, l'altro che trascrisse gli Articoli fu certamente fra Pietro Ponzio, come apparisce dal carattere e come fu chiarito anche presso il tribunale per l'eresia: costoro ebbero a porre in ordine il contenuto di tante carte e cartoline staccate avute dal Campanella, il quale poi lo rivide, lo corresse, vi appose qualche postilla e qualche aggiunta di mano sua, ciò che merita la nostra attenzione(133). Fin dalla prima pagina colpisce il vedere enumerati quali libri suoi, atti a mostrare la sua affezione al Re e alla Spagna, i Discorsi a' Principi d'Italia che avea mandati all'Imperatore, il Dialogo contro i Luterani mandato a Massimiliano ed esistente anche presso Mario del Tufo, la Tragedia della Regina di Scozia conosciuta in Stilo e dal Principe della Roccella, e poi anche la Monarchia di Spagna, ma questa con un'aggiunta posteriore autografa, e con le circostanze dell'essere stata scritta "ad instantiam praetoris" e del trovarsi "in suis sarcinulis", naturalmente in Stilo; la cosa medesima si veda nell'ultima pagina degli Articoli profetali, dove sono enumerati i libri suoi atti a chiarire le cose enunciate negli Articoli, cioè la(134) Monarchia de' Cristiani esistente presso il Card.l S. Giorgio, e il libro Del Regime della Chiesa esistente in Stilo "in suis sarcinulis" e poi anche, e sempre con un'aggiunta autografa, la Monarchia di Spagna, con la circostanza del trovarsi parimente in Stilo.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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