Aggiunse di sapere che il Pizzoni e il Lauriana erano stati più mesi insieme nella carcere civile, ma non sapere che si fossero concertati o no fra loro (testimonianze rese ancora più gravi dall'ingenuità della persona). - Infine Giuseppe Grillo, che già conosciamo, dichiarò essere stato presente allorchè nelle carceri di Gerace il Lauriana si scusò con fra Pietro Ponzio perchè non si era ritrattato, dicendo che "esso era andato con animo di disdirsi pensando di trovare solo la Corte spirituale, mà che ci era anco presente Carlo Spinello et l'Avvocato fiscale Regio, è che lo spaventavano solamente à guardarlo". Confermò tutto il resto intorno allo stesso Lauriana, ma solamente per detto di altri. Confermò che il Lauriana e così pure il Soldaniero e Valerio Bruno aveano parlato con fra Dionisio, ciò che avea visto egli medesimo.
L'8 novembre fu dapprima interrogato, senza il formulario solito, il carceriere Alonso Martines di Medina del Seco(223), il quale disse: "frà Dionisio Pontio stette male à morte, et il sig.r Don Giovanni Sanges mi ordinò che io li dovesse dare un compagno, et che dovesse lassar aperta la porta della(224) priggione nella quale era il detto frà Dionisio": e quindi vi entrò più volte il Soldaniero, che con le proprie mani imboccava fra Dionisio quando mangiava, e diceva di farlo per carità; vi entrò pure Valerio Bruno, che portò a fra Dionisio da parte del Soldaniero "qualche regalillo di frutta", ed anche il Lauriana, che una volta rimase a parlare con fra Dionisio per un'ora.
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