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      .; subito cominciato una cosa passa in un'altra...; io per quello che hò visto lo giudico pazzo". - D. Francesco di Castiglia disse: "io hò udito frà Thomaso Campanella parlare dalla porta della priggione, quando si li dava da mangiare, et anco dala finestra, è li raggionamenti suoi sono stati sempre mai spropositati, et io hò posto particolar cura per farlo parlare alcuna cosa à proposito in materia di filosofia, ò in altra cosa curiosa, et esso sempre risponde, di fare la Cruciata, et che spetta (intend. aspetta) sua Santità, è dalla fenestra cominciò à dimandare il populo che andava à vedere ad impiccar uno, è diceva che li voleva dare il confalone dela cruciata che faceva, è milli altri spropositi..; l'animo suo non lo posso giudicare, ma dico bene che le parole sue, et atti sono da pazzo, ne mai l'hò potuto cavare da bocca cosa al proposito, et quando ultimamente li fù data la corda si lamentava che li forausciti l'havevano robbato trenta carlini, et l'havevano battuto assai in milli modi, senza dir parola che li fosse stata data la corda per ordine delle Signorie Vostre".
      Il 15 novembre furono dal Prezioso esaminati i rimanenti testimoni. Gio. Angelo Marrapodi disse: "molte volte io hò udito à parlare fra thomase Campanella dentro le carceri dove stà, et il parlare suo è al sproposito dicendo delle parole spropositate, et parla pazzescamente, perche comincia a dire una cosa, et lassa quel parlare, et entra in altre parole..; lo tengo per pazzo come è tenuto dali altri..." - Gio.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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