Trattavasi di sapere se appartenesse veramente a lui la lettera o memoriale diretto a' Giudici, se appartenesse al Petrolo la lettera inviata con quel memoriale ed in che modo esso fra Dionisio l'avesse ricevuta. Fra Dionisio accertò quanto si volea sapere, dicendo di aver ricevuta la lettera del Petrolo già da otto o nove giorni per mezzo di Felice Gagliardo carcerato per la congiura, il quale glie l'avea data passandola per la fessura superiore della porta del carcere, in cui si trovava egli solo e sempre chiuso. E i Giudici non se ne brigarono ulteriormente, nè chiamarono a nuovo esame il Petrolo come costui dimandava. - Si fecero invece, nella stessa seduta, ad esaminare fra Pietro di Stilo intorno alla sua lettera ed alle scritture, del Campanella con essa inviate, cioè le Difese con gli Articoli profetali(267). Fra Pietro, sempre dietro dimande, disse che fin dall'anno scorso, nel principio di quaresima, il Campanella gli avea mandate certe carte scritte per mezzo di un figliuolo che serviva nelle carceri ed egli non sapeva dire chi fosse; costui glie le passò per la fessura inferiore della porta a nome del Campanella, dicendogli per ambasciata che le facesse copiare e le tenesse a sua richiesta, perchè erano carte che gl'importavano. Ed egli, nella settimana santa, fece copiare il 1° fascicolo da fra Pietro Ponzio venuto allora a stare nel suo carcere, e diede l'altro ad un compatriotta, Vincenzo Ubaldini di Stilo, il quale dimorava in Napoli con un suo fratello, presso un Signore che non sapea dire chi fosse e che avea udito essere andato alla guerra, e il detto Ubaldini l'avea fatto copiare da un copista(268). Aggiunse che gli originali non c'erano più, perchè il copista non volle restituire quello a lui consegnato, dicendo che era cosa curiosa, e l'altro, consegnato a fra Pietro Ponzio perchè lo copiasse, fu dato al Pizzoni insieme con la copia, e costui non volle restituir nulla dicendo che erano cose sospette; quando poi trovò quelle scritture, nel cercare un foglio di carta sotto il materasso del letto in cui era morto il Pizzoni, trovò pure l'originale predetto, ma fatto a pezzi e ridotto in altro uso, e c'erano stati presenti il Bitonto, fra Paolo ed anche il Petrolo ammalato.
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