Il P.e Cherubino, nel qualificarla, riconosce che è una copia, e rammenta che nell'Indice Romano allora stampato essa è notata nella prima classe delle opere proibite di autori incerti, risultando dichiarati veementemente sospetti di eresia coloro che la leggono, la posseggono e si servono delle cose in essa contenute, e formalmente eretici coloro che credono vere le cose in essa insegnate. Si hanno poi diverse scritture di minor mole che recano quasi sempre scongiuri, per trovare un tesoro, per rintracciare un furto, per avere uno spirito in forma di cavallo, per rendersi invisibile etc. etc. sovente tratti dalla Clavicola di Salomone; per taluna di esse potrebbe dirsi che sia stata copiata dal Bitonto, ma generalmente il carattere è quello del Gagliardo, e il P.e Cherubino appone ad ognuna il "sapit haeresim manifeste". Inoltre si ha un opuscoletto sulla musica evidentemente di mano del Pizzoni, rimasto in potere di qualcuno de' frati(293). Ancora un grosso fascicolo con moltissime ricette e "percantazioni" curiose; per non far dormire alcuni, per non esser preso, per far divenire zoppo un cavallo, per indurre discordia, per sciogliere un ligato o per chi non potesse stare con la moglie etc., tutto di mano del Gagliardo e qualificato dal P.e Cherubino nel solito modo; alla fine poi di questo fascicolo si trova una poesia in dialetto calabrese distinta in due parti col titolo di "Amorosa" e "Partenza", di mano del Gagliardo e con ogni probabilità di sua composizione, non vista o non curata dal Notaro e dal P.e Cherubino.
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