Pagina (431/741)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non parliamo poi del Sonetto a Genova nè di quello a Venezia, permettendoci solamente di ricordare ancora una volta, che da quest'ultimo, e non da ciò che dovè scrivere in certi momenti tristissimi, conviene desumere i convincimenti del Campanella intorno a quella mirabile repubblica, fondata sul sapere e sul potere, condotta senza fiacchezze sentimentali, e perciò durata tanti anni. Circa il Sonetto a Roma, conviene notarvi quel concetto osservabile
     
      Deh non pianger l'Imperio, Italia mia,
      ch'hoggi l'hai vie più certo e venerando",
     
      mentre nel primissimo Sonetto all'Italia, composto in altre circostanze, il poeta si era doluto che non si vedeva già più "vergognarsi per l'onor di Dina" nè SimeoneLevi. Ecco dunque uno spiccato ritorno indietro, e non di poco momento: ma non deve sfuggire che il Sonetto fu scartato quando si venne alla pubblicazione delle poesie, e si può anche osservare, che mentre ne' versi originarii della poesia menzionata più sopra e diretta "Agl'italiani" etc. si leggeva
     
      ...... la gran Roma
      dove anche ha Dio suo tribunal costrutto",
     
      ne' versi rifatti posteriormente e così dati alle stampe si lesse
     
      E del cielo alle chiavi alfin pervenne
      ;
     
      cioè a dire, fu sostituito un encomio di abilità politica ad un riconoscimento di dono soprannaturale. Circa il Sonetto "Roma a Germania", esso segna il passaggio alle poesie religiose, rappresentando una tirata contro la riforma, e questo veramente non è affatto nuovo nell'ordine delle idee del Campanella, cui la dissociazione nella fede cristiana riuscì sempre assai molesta: ma è nuovo quel tuono da pergamo accompagnato da vaticinii d'immancabile rovina, e bisogna tener presente che questo Sonetto fu pure scartato, e manifestamente uno studio dello scarto fatto riescirebbe davvero istruttivo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





Sonetto Genova Venezia Campanella Sonetto Roma Imperio Italia Sonetto Italia Dina Simeone Levi Sonetto Roma Dio Sonetto Germania Campanella Sonetto Sonetto