Però con crudeltà et astutia grande lo posero in Castel Santelmo dentro a una fossa oscura 23 gradi sottoterra, sempre alla puzza oscuro et acqua, et quando piovea s'empia d'acqua, e mai ci entrava luce, stava inferrato sopra uno stramazzo bagnato con appena mezzo reale di vitto malamente". Che il Petrolo abbia dovuto essere graziato della galera in Roma, e gli altri dell'esilio in Napoli, bisogna ritenerlo senz'altro, tale essendo il costume della Curia in quel tempo, e ne abbiamo pure veduta qualche cosa in persona di Giulio Contestabile. D'altronde le anzidette deposizioni ultime del Gagliardo, in data del 12 luglio 1606, ci danno notizia che fra Pietro di Stilo nella 1a metà di quell'anno era già nel suo convento in Stilo, non sappiamo se in carica o no; ed un'Informazione presa contro fra Pietro Ponzio in Nicastro in data di dicembre 1604, ci dà notizia che fra Pietro trovavasi allora nel convento dell'Annunziata di Nicastro ed era divenuto abbastanza audace, avendo in Chiesa, ed in presenza del Vicario capitolare, del Clero e di un numerosissimo pubblico, osato d'interrompere e protestare durante la predica di un Cappuccino che sosteneva la credenza dell'Immacolata Concezione(454). Che poi il Campanella sarebbe stato liberato in Roma non possiamo menomamente dubitare: abbiamo veduto qual era la giurisprudenza del S.to Officio intorno a ciò, ed abbiamo fatto avvertire che il Governo Vicereale non poteva non preoccuparsi di questa circostanza, e tanto più ricorrere ad ogni mezzo per non lasciarsi sfuggire di mano l'infelice filosofo.
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