Come da un lato la Città del Sole mostra le idee riposte del Campanella, così questa Scelta delle Poesie filosofiche con l'esposizione, studiata con amore ed accorgimento, rivela notizie importanti e testimonianze autentiche ben capaci di stare a fronte alle testimonianze del pari autentiche ma in senso affatto diverso: nella nostra precedente pubblicazione sul Campanella, a proposito della edizione Adami da noi trovata e studiata nella Biblioteca de' PP.i Gerolamini, ci si è offerta l'occasione di fare alcune considerazioni su tale proposito, e ad esse rimandiamo i nostri lettori(508).
Abbiamo detto che secondo le notizie tratte dall'Epistolario romano il Campanella sarebbe uscito dalla fossa di S. Elmo, rimanendo sempre in quel Castello, verso il febbraio o marzo 1608, dopo che era stata scritta la 1a lettera dall'Arciduca Ferdinando nel gennaio: noi eravamo pervenuti allo stesso risultamento con calcoli fatti sopra una notizia, per altro poco chiara, che trovasi nella nota posta in coda alla Canzone "Della Prima Possanza"(509). Quivi si legge che egli uscì dalla fossa, in cui stava quasi disfatto, otto mesi dopo di avere scritta quella Canzone, "sebbene ci stette tre anni ed otto mesi": il "sebbene" rende poco chiara la notizia, ma ritenendo l'entrata nella fossa avvenuta in luglio 1604 secondo i còmputi altrove esposti, e aggiungendovi tre anni ed otto mesi, abbiamo che, mentre la Canzone fu scritta in luglio 1607, l'uscita dalla fossa dovè accadere verso il marzo 1608; ed è superfluo fare avvertire come rimanga provato sempre meglio che la data dell'entrata nella fossa deve dirsi quella da noi stabilita.
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