(203) Ved. Doc. 357, pag. 339.
(204) Ved. Toppi, De origine omnium tribunalium etc. Neap. 1655-66, vol. 3° p. 29.
(205) Questo elenco annuale de' Cappellani Regii fu redatto in quel tempo per la franchigia del pagamento del "grano a rotolo" ed inviato a' Deputati della pecunia dal Cappellano maggiore. Vi si legge: "Rev. dot.r Scipione stinca con doi servitori". Notiamo che dall'anno 1604 in poi non fu inviato un elenco nominativo, e però non si trova più registrato il nome dello Stinca.
(206) Ved. i Certificati de' lettori, che il Cappellano maggiore inviava allo Scrivano di razione pe' pagamenti. La provvisione raddoppiata, concessa al Dello Grugno, raggiungeva appena D.i 80 annui; così poco costava a que' tempi un buon lettore.
(207) Ved. Doc. 359 e 360, pag. 341 e 342.
(208) Ved. Doc. 362, pag. 359.
(209) Ved. Doc. 356, pag. 339.
(210) Ved. Doc. 361, pag. 344.
(211) Questo è il significato della espressione che si legge nell'art. 53, che cioè "non l'aveva mandato a Roma per penitenza", modo volgare ancor oggi abbastanza usato nel mezzogiorno d'Italia.
(212) Ved. Doc. cit. pag. 356.
(213) Costoro sappiamo certamente essere stati già carcerati, poichè se ne fa menzione in diverse parti del processo. Su molti altri, compresi nella medesima categoria de' testimoni dimoranti in Napoli, non abbiamo uguale certezza: potrebbe supporsi che fossero stati anche carcerati, poichè fra Dionisio li dà per testimoni precisamente sull'art. 58, vale a dire sulla sua condotta "da tutto il tempo in qua che è stato carcerato"; ma riesce notevole che non abbia dato alcuno di loro per testimone anche su qualche fatto avvenuto nel carcere, come si verifica in persona di quelli che sappiamo essere stati certamente carcerati.
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