- .... locus sigilli. - Donnus Benedictus Episcopus Casertanus et Commissarius. - Amoventes, et lacerantes, aut quomolibet (sic) deturpantes sint etiam Excomunicati".
(308) Ved. Doc. 423, pag. 528.
(309) Nel Carteggio del Nunzio (Let. da Napoli filz. 230) trovasi la seguente lettera del Nunzio al Card.l di S.ta Severina: "17 marzo 1600. Hò ordinato mi sia chiamato quel Melchiorre Mescia de Figueroa che V. S. Ill.ma mi scrive per la sua de' 10 del corrente che sta in Castello dell'ovo et è scomunicato, acciò sappia che hò facoltà di assolverlo, come l'assolverò tuttavia che venga conforme al suo ordine".
(310) Contrada nel territorio di Gerace.
(311) Ved. Doc. 435, pag. 547.
(312) Nel Grande Archivio non mancano notizie intorno ad alcuni di costoro, e propriamente intorno a quelli che hanno maggiore attinenza co' soggetti della nostra narrazione. Luzio Gagliardo finì ammazzato con taglia promessa dal Governo, come si rileva dal seguente dispaccio Vicereale all'Audienza di Calabria ultra: "Magn.ci viri etc. Per parte de Vincenzo Schinosi ci e stato fatto intendere come ritrovandosi Cap.to della città di S. Agata di quessa Prov.a andando in perseq.ne di Banditi ammazzò lutio Gagliardo Capo di Banditi, la testa del quale ha presentato a D. Garsia de Toledo olim Governatore di quessa prov.a et per tal causa li spettano D.i cento in virtù deli regii banni....." (dietro la dimanda di pagamento il Vicerè vuole informazioni) 14 10bre 1603,[** .] Ved. Reg. Curiae vol. 55. an. 1603 - 1604, fol.
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