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      Infine, il 9 gennaio 1601, partecipò l'andata del Principe di Avellino alla guerra con 24 compagnie e 43 capitani, tra' quali il Duca di Amalfi.
      (314) Ne diamo alcuni brani per saggio. "Prologho (sic). Se 'l verno coprisse di continuo la terra di giaccio, e di neve, e gli estivi, et tepidi soli non la disfacessero, come potrebono gli alberi e gli pianti produrre i fiori et frutti? cossì se qualche breve riposo non iscemasse tal volta la fatica, et alleggiasse il peso de' continui fastidj, et de noiosi pensieri ch'agravano gli animi nostri, come potremmo noi lungamente vivere? non à dubio che per ripararci dell'arma della morte più che si può, ne fa bisogno d'alcun soccorso honesto, ò utile, ò dilettevole, et che soccorso può dunque trovarsi più convenevole che la Comedia, che à in se tutte questi tre parti, è honesta, perche fu trovata per ritrarre gli huomeni dell'ampia strada de vitii, et guidarli per lo stretto sentiero della virtù..." etc. "Ma all'età nostra si prezzano si poco che rarissime si ne veggono a rapresentare, nè so si di ciò debba incolpare l'avaritia o il poco amore che si porta alla virtù, dall'un canto mi cade nel pensiero di darne cagione all'avaritia poi che non e chi voglia scomodarsi di un mino danaro (sic) per fare una scena, e dall'altro canto m'induco ad accusare il poco amore della virtù, per che gli ascoltanti, vedendosi porgere a gli occhi un vitio, del quale essi sono machiati, temono in presentia dell'altri non arrosirse, et conferma questa mia oppinione il vedere che non voglino in quelle poche comedie che si fanno, che si reprendino vitii ma solo si dicano ciance et cose ridicole e di nisuna sostantia, servendosi della Comedia per uno spasso et per un gioco, e non a quel fine che fu ritrovata, et sono alcune persone che essendo elle degne di riso, come sentonu una parte che move meraviglia à dolorore (sic) à compassione ò ad altro effetto contrario o diverso dal riso si sentono svenire, et bisogna apparechiare lo aceto per unger loro i polsi, et stimano più una chiachiarata all'improviso et fori di proposito d'un vecchio venetiano o di un trastullo accompagnata di quattro accione disonesti et vili usati farsi da bagattellieri, che una Comedia grave che si serrà stentato tre anni a comporla et sei mesi a recitarla, vedete a chi termine e ridotto il poeta Comico, che essendo stato ripotato da ingegni eccellentiss.mi più difficile a comporre che lo Epico e 'l tragico, non mancano infiniti che non havendo pure una minima notitia di poesia solo con un certo loro discorso naturale, o per dir meglio materiale, et con l'osservanza secca c'hanno fatta in leggere quattro o sei comedie, stimandosi dotti senza arte presummono darne giudicio, et poi come sentono una protassis, una epitassis, una catastrophe, o simil altra sorte di voci convien loro di ricorrere ogni tratto al Calepino: et perciò (intend. se perciò) l'autore havesse pensato di contentare tutti i cervelli non si sarrebbe mai messo a durare questa fatica, perche non à tanta albaglia (sic) nel capo, che presumma esser miglore di Plauto, e di terentio, et di gli altri Autori moderni eccellenti, le Comedie de i quali non hanno potuto passare senza reprensione per li mani di certi Maestri Aristarchi, che con la barba quadra et col mantello lungo, col passo della picca, col far carestia delle parole et non dire che non sieno sesquipedali et preugne di sententie, aquistono credito appresso gli ignoranti et fanno profissione di havere i nasi critici che sentono l'odore insino al vetro, et non componendo essi mai, sono severissimi Giudici delle compositione altrui.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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