3a, pag. 349. - Carteggio del Nunzio, Lett. di Roma 30 nov. 1601, 23 feb. 1602, 24 genn. 1603; e Lett. di Napoli 14 10bre 1601, 25 gen. 1602, 21 marzo 1603, 24 marzo 1605.
(322) Ved. Reg. Sigillorum vol. 38 (an. 1601) sotto la data 24 di maggio.
(323) Ved. Reg. Curiae vol. 52 (an. 1601 - 1603) fol. 17, ove leggesi il seguente memoriale: "Gio. Francesco de Apuczo expone a V. Ecc.tia come sono octo mesi e più che se ritrova carcerato senza haver' fatto male sotto pretesto fosse consapevole dela morte del q.m notar' Gio. Carlo d'Apuczo suo padre per il che fu delegato per la felicis.ma memoria dell'Ecc.tia del Conte di lemos in detta causa il giudice Gio. Andrea Auletta, il quale come delegato procedè in detta causa et hà tormentato atrocissimamente esso supplicante mediante il quale (sic) è ridotto in tanta poca salute che si ritrova in pericolo di morte senza posser' ricorrere à persona alcuna che lo proveda per non haver' giodice..." etc. (supplica che gli si faccia giustizia, e S. E. all'ultimo di ottobre 1601 delega per la causa il giudice Tirone).
(324) Ved. Doc. 413, pag. 514.
(325) Ved. Doc. 414, pag. 518.
(326) Ved. Doc. 416, pag. 520.
(327) Ved. Doc. cit.
(328) Ved. Doc. 127, pag. 73.
(329) Ved. Doc. 128, pag. 74.
(330) Da una lettera del Campanella del 10 agosto 1624 a Cassiano del Pozzo, lettera pubblicata dal Baldacchini, apparisce che il Campanella riteneva essere stata la Monarchia tradotta anche in ispagnuolo e che questo accresceva le sue speranze di liberazione: per lo meno se fu tradotta in ispagnuolo, non fu stampata in questa lingua, avendola noi invano cercata nella Bibl. naz. di Madrid e in quella dell'Escuriale.
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