(404) 1.° Reg.i Curiae vol. 64, an. 1605-1608, fol. 138. "All'Aud. di Calabria ultra... Dal Capitanio della Baronia di precacore et S.ta Agata di quessa provintia di Calabria ultra ci è stato scritto come alli 14 de luglio prossimo passato ritrovandosi in compagnia de Alexandro tranfo Barone di detta Baronia venne passando per avante di esso Barone Aquilio marrapodi suo vassallo armato di scoppetta a focile delle lunghe, et essendo passato con arroganza senza levarsi la barretta, et in contento dela Corte mentre era contumace per cause criminale, detto Barone havendoli detto per che causa passava cossi mal creatamente ordinò fosse carcerato, et detto Aquilio con la detta scoppetta che portava calò il cane drizzò la bocca di essa verso detto Barone dicendo adietro non passati avanti che vi ammazzo fando resistenza non lasciandosi pigliar carcerato, per lo che ni ha preso informatione et l'ha inviata a noi per che si proveda a lo che conviene.." (segue l'ordine che procuri aver nelle mani il detto Aquilio e lo mandi in Vicaria) Dat. Neap. 27 septembr. 1606. - Inoltre a fol. 178 t.° trovasi pure una lettera sullo stesso tema al Cap. di Precacore. - 2.° Id. Ibid. fol. 142. "Al Gov.re di Calabria ultra che faccia relatione di quanto per la vedova portia sotira della terra di precacore è stato scritto intorno all'eccessi et homicidii commessi per Gio. Angelo Marrapodi et Aquilio suo figlio in persona de molte persone di d.ta terra et precise del suo marito à finem providendi". Lett. dell'ult.
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