Le opere da lui stampate sono De vi....... (sic), De motibus a gravitate pendentibus, De motionibus animalium, Dell'incendio del Vesuvio, e Euclide restituito". - Ognuno apprezzerà, come merita, la notevolissima ragione del cambiamento di nome del Borrelli addotta dal Bulifon, tanto più che da' posteriori è stata variamente e meno acconciamente interpetrata. Noi pertanto abbiamo raccolto e discusso in una speciale Illustrazione quelle poche cose che finora ci è riuscito di trovare su tale argomento ne' libri parrocchiali del Castel nuovo e nell'Archivio di Stato. Ved. Illustraz. V, pag. 646.
(511) Il Conte di Lemos lo aveva dichiarato a S. M.tà fin da principio (ved. Doc. 36, pag. 42); d'altronde tale era la regola.
(512) Questa iniqua proposizione del Card.l Barberini trovasi riportata in una delle lettere del Campanella pubblicata dal Baldacchini, quella del 1O agosto 1624, ed era perciò nota fin dal 1840; ce l'ha poi confermata un'altra lettera pubblicata nel 1878 dal Berti, quella del 13 agosto 1624 (non 13 aprile come il Berti lesse, avendolo noi personalmente verificato nella Barberiniana). E tuttavia si è continuato sempre a parlare della gloriosa protezione del Campanella spiegata da Roma, dove è noto che il Card.l Barberini, Card.l Nipote, spadroneggiava.
(513) Anche oggi di questo favore di Papa Urbano pel Campanella si ha una notizia molto confusa, perfino riguardo al tempo in cui avvenne. P. es. il Berti parla della "pensione mensile che gli fu accordata quando venne di Napoli in Roma": ma evidentemente una pensione, o meglio uno stipendio per la carica di cameriere intimo, non si potè accordare allora al Campanella, se fu rinchiuso nel carcere di S.to Ufficio per tre anni.
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