Pagina (84/912)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Come gli oratori di lui veniano a complire per la esaltazione del papa, e sollecitavan la canonizzazione di frate Ramondo da Pegnaforte, santo uomo spagnuolo, gittando anco qualche parola su i dritti della Costanza al sicilian reame, brusco replicava Martino: non isperasse il re d'Aragona mai grazia alcuna dalla santa sede, se non pria soddisfattole il censo; il quale la romana corte pretendea, interpretando per ligio omaggio la pia peregrinazione d'un di quegli antichi principi a Roma(165). Di lì a poco, tentando nuov'arte, parve più dolce Martino. Mandò a Piero un frate Jacopo dei predicatori, a richieder, tra autorevole e benigno, contezza di quel sì occulto disegno; inibire ogni atto ostile contro principi cristiani; contro infedeli profferire benedizioni e sussidi. Ma chiuso, e pur non mendace, ringraziavalo Piero: pregasse il Cielo per l'esito della guerra; lo scopo nol domandasse. "Tanto ho caro, conchiudea, questo segreto, che se la mia manca il sapesse, con la dritta la mozzerei." All'ostinato silenzio crebber nella parte francese i sospetti. Ma poco vi stette sopra re Carlo, che teneasi ormai secondo a Dio solo; onde sfogò con superbe parole: saper bene falso e sleale questo Pietro; ma nascondesse il segreto a sua posta, ei, Carlo d'Angiò, non curare sì picciol reame, nè principe sì mendico(166).
      E parendogli già sua la Grecia sospirata per dieci anni, smisurate forze apparecchiava: bandìa la guerra; e la croce prendea, la croce del ladrone, sclama Bartolomeo de Neocastro, non quella di Cristo(167). L'afforzò il papa di scomuniche, e di danari; le prime contro il Paleologo e i Greci indurati nello scisma; i danari presi dalle decime ecclesiastiche, pretestandosi rivolte al racquisto di terrasanta le pie armi del re(168). Si collegaron con esso i Veneziani, per brama di popol mercatante a tornar signore in quelle regioni sì commode a' commerci: e forniano una flotta; e patteggiavano partizione de' conquisti(169). La Sicilia e la Puglia intanto s'empian di guerrieri: suonavano di preparamenti di guerra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La guerra del Vespro sicialiano
o Un periodo delle istorie sicialiane
di Michele Amari
1843 pagine 912

   





Ramondo Pegnaforte Costanza Martino Aragona Roma Martino Piero Jacopo Piero Cielo Carlo Dio Pietro Carlo Angiò Grecia Bartolomeo Neocastro Cristo Paleologo Greci Veneziani Sicilia Puglia