Perugia ancora, Urbino, Orvieto e altre città d'Italia levarono in capo contro la Chiesa e parte guelfa, tuttavia poderosa, ma duramente percossa in re Carlo(538).
E questi vinto dal disagio, convalescente di quartana, rodeasi tra mille cure: in man dei nemici il figlio: saltati essi in terraferma: perduto armamenti, uomini, spesa: affogar nei debiti del danaro accattato in Francia, e per ogni luogo d'Italia: e come sopperire agli smisurati bisogni della guerra, se i popoli di Napoli sbuffano, e negan quasi apertamente e gabelle e collette(539)? Nondimeno dissimulando alla meglio, e facendo sempre gran dire della guerra che porterebbe la vegnente primavera ei stesso in Sicilia e il re di Francia in Aragona(540), provvede a racconciar le navi; scrivere por forza i marinai; vittovagliar tutte le castella; adunar grani; preparar biscotto; fabbricar immenso numero di saette e altre arme e arnesi fabbrili: alletta i feudatari al militare servigio, permettendo che levassero nuove sovvenzioni da' vassalli(541). E anelando sempre danari, poich'ebbe esauste le altre fonti(542), portato dall'antico vizio, bandì una colletta generale, calandosi pure a persuadere e pregar quasi i popoli. Bandiva ad essi, che se Dio fosse ancor Dio, egli ch'avea domi i re e' regni a un girar di ciglio, espugnerebbe sì quest'isoletta di Sicilia; e avrebbel fatto incontanente, aggiugnea, se non che sursegli improvviso nimico il ribaldo Pier d'Aragona; onde fu mestieri altrimenti ordinar la guerra, ingaggiarsi al duello, muover Francia contro il reame d'Aragona; e tornato in Italia, la sola carestia gli avea tolto di mettere sotto il giogo i Siciliani.
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