Invasione del Rossiglione, poi della Catalogna. Straordinaria fortezza e perseveranza di re Pietro; assedio di Girona. Morìa nel campo francese. Pietro ripiglia le offese. Fazioni di mare. Loria con l'armata siciliana riporta segnalata vittoria su i Francesi. Ritirata di re Filippo, e sua morte. Carlo lo Zoppo mandato prigione in Catalogna. Morte di Pietro. 1282-1285. #/
La guerra sopra Aragona, pensata al primo fallir dell'impresa di Sicilia, per avviluppar Pietro in tal briga nel suo antico reame, che lasciasse la difesa del nuovo, si macchinò poco men che tre anni, tra Carlo, papa Martino e Filippo l'Ardito. Di leggieri crederò a Martino, che parecchi baroni francesi stigavano a quella il re, dicendo insopportabili ormai le offese di Pier d'Aragona, e vergogna al sangue reale e a tutta la nazion francese, se non ne pigliasse vendetta(570); perchè par che il risentimento della strage del vespro tutto si fosse volto contro il re d'Aragona, quando si vide ch'ei ne raccoglieva i frutti, e incalzava e sfregiava sempre più la casa d'Angiò, e facea scorrer nuovo sangue francese ne' combattimenti di Calabria. Le arti de' grandi infiammaron certo il sentimento pubblico; menando tanto romore del duello; gridando Pietro codardo perchè lo schivava, e traditore perchè avea assalito Carlo in Sicilia senza disfida. D'altronde la corte di Francia, sollecitata e piaggiata assiduamente da casa d'Angiò(571), e allettata dall'onore di ristorarla in Italia, ben potea desiderare una impresa, che insieme promettea larghi acquisti oltre i Pirenei.
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