APPENDICE.
Esposizione ed esame di tutte le autorità istoriche sul fatto del vespro.
Questa rivoluzione, ricordata da tutti gli storici che toccan quell'epoca, in cui fu maravigliosissimo avvenimento, è stata di ciascuno figurata a suo modo; e copiandosi a vicenda gli scrittori, si è alterato dall'uno all'altro il fatto, si son confuse e smarrite le cagioni. Ne' cap. V e VI io n'ho scritto quanto mi par si ritragga di vero, comparando ed esaminando sottilmente tutte le autorità istoriche de' tempi; ho delineato il ragionamento, che alla mia conchiusione conduce. In questa appendice, ne vengo ai particolari. Torno a mente al leggitore, che per autorità istoriche intendo: 1°. gli scrittori contemporanei, messi a riscontro tra loro, e valutati secondo le parti che ciascun tenne, la postura in cui si trovò a sapere i fatti, la critica e la esattezza che dà a vedere: 2°. i documenti, che pongo in secondo luogo, perchè nel presente caso pochi se ne trovan di tali da stabilir fuori contrasto la verità, ma sol possono rischiarare le testimonianze degl'istorici, e aggiugnere o scemar fede a loro detti: 3°. la tradizione, in quanto valga dopo cinque secoli e mezzo di viver civile: 4°. la necessità di cagioni d'alcuni fatti seguenti, che non cadono in dubbio.
E cominciando dagli scrittori contemporanei o molto vicini a que' tempi, è da notar che sono Francesi, Catalani, Siciliani o d'altre parti d'Italia, e questi ultimi o Guelfi o Ghibellini; ondechè i più scrissero da spirito di parte, pochissimi ne furono scevri, o meglio che le parti amarono il vero.
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