Nos siquidem advertentes, quod istud esset nobis et Dominationi nostrae honorificum et utile, accedere ad dictum Regnum Siciliae cum familia nostra et stolo, ad habendum et impetrandum jus, quod illustris et bona Consors nostra, Domina Regina Aragon, et filii nostri habent in eodem Regno, proponimus; et erit decus nostrum et nostrorum, Domino perhibente.
Caeterum, cum ad gaudia connotentur, quotiens de statu vostro vobis prospero, felicia audiamus, rogamus vos quatenus certificetis nos de salute et statu vestro, quem semper voluimus prosperum et jocundum; nichilominus reservantes.... quicquid..,. vestrae Discretioni.... facto praemisso, praemeditato et circumspecto. Dat. apud Altoyll, etc.
Questo diploma si legge in Rymer, Atti pubblici d'Inghilterra, tom. II, pag. 208 della prima ediz. di Londra, con la data del 19 luglio 1282; ma con maggiore accuratezza è stato pubblicato sotto l'anno 1282 senz'altra data nella ediz. di Londra stessa, 1816, tom. II, pag. 612. È indirizzato a re Eduardo I d'Inghilterra. Il nome di Collo è scritto Altoyll, come portava l'errore della pronunzia appo i Catalani, usi a smozzicar le parole e confonder il suono delle sillabe; ed è probabile che il c di quel nome proprio sia mutato in t per cagion della somiglianza di queste due lettere nelle scritture del secolo XIII.
Un altro errore, forse per la forma de' caratteri nel MS. o simil cagione, sembra corso nella data della prima ediz., che secondo me dev'essere di agosto. Imperciocchè si sa che Pietro giunse in Affrica il 28 giugno e in Sicilia il 30 agosto; e ognun vede che il manifesto alla corte inglese dovè essere scritto dopo le prime vittorie sugli Arabi, e dopo la ambasceria al papa e il suo rifiuto, di che vi si fa espressa menzione, e poco prima della partenza per Sicilia.
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