Per l'autoritą datagli dal padre di accattare infino a 100,000 once d'oro, avea tolto altre somme di danari. Confessa qui avere ricevuto da Bullono e Vermiglietto, mercatanti lucchesi, once 15,608 di oro sul danaro delle decime ecclesiastiche accordate per la guerra, con guarentigia della santa sede. Richiede il papa che ne dia credito a que' mercatanti. Ibid., fog. 131.
(467) Diploma del 24 settembre duodecima Ind. (1283), Docum. XII. Ivi si leggono i nomi delle varie maniere di vasellame impegnato, e il peso, e quel de' rottami d'argento, e fin di alcuni baltei con borchie d'argento. Vi si trova ancora il riscontro co' pesi di Cologna; talchč pare documento assai importante per cui si travagli delle antichitą di que' tempi.
(468) Veg. i conti di Adamo de Dussiaco, citati nella pagina precedente, e un altro diploma del 2 maggio duodecima Ind. (1284) pei danari che lo stesso tesoriero avea tolto in prestito a nome del fisco. Nel r. archivio di Napoli, reg. 1283, A, fog. 117. Ibid., a fog. 75 a t., leggesi un altro diploma per altro imprestito da uomini di Solmone.
(469) Diploma dato di Napoli il 29 novembre duodecima Ind. (1283), pel quale si voltavano alle spese della flotta le seguenti somme promesse da cittą in sovvenzione della presente guerra: da Napoli once 1,000, da Salerno 500, e 100 delle once 200 che avea promesso Nocera. Nel r. archivio di Napoli, reg. 1283, A, fog. 74.
(470) Diploma del 27 maggio duodecima Ind. (1284), pel quale si rendea la grazia regia e, mercč once 1,000, anco i beni ai figliuoli di Galgano di Marra giustiziato.
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