Questo scrittore aggiugne, che Giacomo fieramente nimicava parecchi nobili per aver negato di andare al parlamento, o di condannare il principe; tra i quali Alaimo di Lentini, famoso e caro per tutta Sicilia, onde per torlo dal centro delle sue forze, a tradimento l'addusse in Palermo, e poi in Aragona il tramanḍ. Il Neocastro, cap. 87, 88, non dice di parlamento in Messina, ma in Palermo, adunato dopo il tumulto contro i prigioni in Messina. Dalle quali testimonianze si vede dubbio se prima dell'ammazzamento de' prigioni ci fosse stato un parlamento in Messina; ma risaltan sempre scolpitamente gli umori e le cagioni che io scrivo nel testo.
(529) Multorum quoque viscera, quae crudeli gladio nonnulli delectabantur exules aperire, ignis subiecti torrent in pruina, et iam assata in naturali cupiditate famelica lambunt, et immittunt etiam in crudelem stomacum velut cibum, etc.
(530) Bart. de Neocastro, cap. 88.
Saba Malaspina, cont., pag. 420, 421.
Giachetto Malespini, cap. 224.
Gio. Villani, lib. 7, cap. 96.
Ricobaldo Ferrarese, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 142.
Francesco Pipino, ibid., cap. 18.
(531) Bart. de Neocastro, cap. 88, 89.
Francesco Pipino, in Muratori, R. I. S., tom. IX, cap. 18.
Giachetto Malespini, cap. 224.
Gio. Villani, lib. 7, cap. 96.
Epistola di Alfonso a Eduardo, data il 4 gennaio 1289-90, in Rymer, Atti pubblici d'Inghilterra, tom. II.
(532) Bart. de Neocastro, cap. 88, 89, 91.
(533) Bart. de Neocastro, cap. 96.
(534) Leggasi in Bartolomeo de Neocastro, cap. 109.
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