(1289), per mandarsi una barca al Castell'Abate, a trattar la liberazione di Roberto di Cambray, prigione de' nemici. Ibid., fog. 11 a t.
Diploma dato di Napoli a 12 maggio terza Ind. (1290), a Giovanni d'Eusebio, abate di Sorrento. Gli è data licenza d'andare in Ischia, Capri, Castell'Abate, e se occorra anche in Sicilia, per ottener la liberazione di un vescovo frate Pietro, d'Arrigo Filangieri, Pietro Capece e Roberto Apperdicaro, militi, e altri uomini da Sorrento nuper captorum ab hostibus. Ibid., fog. 27 a t.
Diploma dato di Napoli il 14 maggio terza Ind., al generale ministro de' Minori, sopra la liberazione di alcuni frati presi da' nemici, che, secondo la tregua, non si potean di ragione chiedere, perchè presi in terra, non in mare. Nondimeno il governo di Napoli ne avea scritto a Ruggier Loria. Ibid., fog. 30.
(708) Diploma dato di Venosa a 17 dicembre terza Ind. (1289). Il giustiziere di Basilicata vada alla terra Giordana; prenda 150 cavalli e 100 fanti; e si porti subito alle frontiere de' nemici a combatterli. Nel r. archivio di Napoli, reg. seg. 1291, A, fog. 23.
Altro dato di Napoli a 9 marzo terza Ind. (1290). Annunzia estrema cura a guardar da insulto nemico il ducato d'Amalfi; e contiene molti minuti provvedimenti di riparazione di fortezze, vittuaglie, ec. Ibid. fog. 28.
Altro dato di Napoli a 11 marzo terza Ind. Perchè Niccolò di Gesualdo, capitano di Napoli, pigli il comando di tutta la marina dalla torre ottava infino a Pozzuoli, per prevenir le offese de' nemici.
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