E però è manifesto, che Giacomo la esercitava come capitan generale della corte di Roma, la quale poco prima avea disposto di dare in feudo a Loria il castel d'Aci, come sopra si è detto. La finzione del ceder l'isola a Roma presto fu dismessa; ma non cessarono le pretensioni di Bonifazio, anzi ne nacque una timida gelosia nella corte di Napoli, come si argomenta dal diploma di concessione feudale a Virgilio Scordia, docum. XXXVI.
(875) Nic. Speciale, lib. 4, cap. 4.
Anon. Chron. sic., loc. cit.
(876) Nic. Speciale, lib. 4, cap. 5.
Anon. chron. sic., cap. 59.
(877) Diploma del 8 gennaio 1299 (per errore 1297 col computo dell'anno dal 25 marzo), pubblicato dal Testa, Vita di Federigo II, docum. 9.
(878) Parmi che tornino a questo concetto le parole di Speciale: plus sapere quam oportebat attentans, neque intelligens verbum illud: curo possidente possideas. Questo traditore giovò molto alla causa dei nemici, come si vede da un diploma di Carlo II, dato il 1 luglio 1299, nel quale è perdonato e redintegrato ne' suoi feudi, perchè se nella ribellione fallì per concorso, oggi ravveduto, osservava la fede al re angioino, animo et opere. Nel r. archivio di Napoli, reg. seg. 1299, A, fog. 158 a t. e 24 a t.
Oltre a questo, il governo angioino, per diploma dato lo stesso dì, gli concedea l'aspettativa di altre terre e feudi, del valore d'once cento annuali. Ibid., fog. 158.
Mostra ancora la importanza del Barresi, che fu seguito da un suo fratello per nome Fulcone, un altro documento. A costui Giacomo re d'Aragona die' in feudo in Sicilia a dì 13 settembre 1298, con diploma dato di Milazzo, pe' suoi continui e rilevanti servigi a pro della Chiesa, il castello e casal di Chila tra Mineo e Caltagirone, con mero e misto impero.
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