È da avvertire, che i nomi propri de' castelli saranno scritti come trovansi in ciascun diploma; storpiati in uno ad un modo, in uno ad un altro. Que' di Esa o Eza e Torbia facilmente si riconoscono. Non così l'altro di Santaneta o Santonetta; ma dalla somiglianza del suono, e più dalla posizione topografica, sembra l'attuale terra di Sant'Agnese, su i confini degli stati piemontesi col principato di Monaco. Non ho saputo raffigurare in alcuna delle terre di quei dintorni il nome di Albegio, Labegio, o Abegio, che per altro era una semplice torre senza villaggio, ondechè, distrutta la fortezza, si potè perdere al tutto il nome, ma a molte terre del Piemonte si vede aggiunto, oltre al nome proprio, quello di Albie, e con questa traccia si potrebbe entrare in una ricerca ch'io non ho alcuna ragione da intraprendere. Torbia era castello fortissimo, come il dice Benvenuto da Imola nel comento a' versi del Dante:
Tra Lerici e Turbia, la più deserta,
La più romita via è una scala, ec.
Purgat., c. 3.
Ecco l'Elenco dei diplomi:
Diploma del 16 aprile 1300, docum. XXXIII.
Lo stesso di 16 aprile 1300. Lettere patenti ai due legati. Reg. cit., fog. 257.
Lo stesso dì. Scritto al siniscalco di Provenza che venga a Nizza; consegni, a richiesta dei due legati, Latorbia e Santaneta; ma se Genova, in luogo d'ultimar questo trattato, movesse le forze navali contro i domini del re, il siniscalco si faccia ad offender la repubblica per mare e per terra, fog. 355.
A 17 aprile. Perchè si consegni a richiesta dei due legati il castel di Latorbia, fog.
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