365 a t.
A 19 giugno. Al medesimo, se Monaco si trarrà di mano ai Grimaldi, sia data a persona fidatissima, talchè nullus alius nisi nos ibi posse habeat, e non accada alcuno sconcio quando sarà in potestà nostra, fog.365 a t.
A 21 luglio. Al medesimo siniscalco. Dopo gli sforzi all'accordo tra il re e Genova, tra questa e i Grimaldi, non si conchiudea nulla, perchè degli usciti genovesi in Monaco chi assentiva, e chi no. Togliesse dunque le vittuaglie e tutt'altro aiuto a quel castello; e andasse a espugnarlo, per metterlo in man de' Genovesi, fog. 367.
A 22 luglio. Al medesimo. Gli si trascrive una epistola del re al comune di Genova, tendente a manifestare questo provvedimento. Si raccomanda al siniscalco di metterlo ad effetto, fog. 367 a t.
A 23 luglio. Al medesimo. Gli è trascritta la lettera del dì innanzi, con altre più efficaci parole per la esecuzione; al qual fine gli si mandano Roberto de Aldermaro da Nocera e Iacopo d'Itra, giurisperito, fog. 357 a t.
Lo stesso dì. Nobilibus et discretis viris capitaneo, potestati, consilio et communi civitatis Janue. Si dà ragguaglio ad essi della pertinacia degli usciti di Monaco, e de' provvedimenti dati testè al siniscalco in Provenza. I due nuovi legati del re al siniscalco, accordinsi co' governanti di Genova sul modo da tenere per la riduzione di Monaco, fog. 281 a t.
A 4 agosto tredicesima Ind. 1300. Aggiunti, per lo compimento del trattato con Genova, ai quattro legati primi, frate Taddeo, abate del monastero di san Giovanni degli Eremiti in Palermo, e Giovanni Vernallo da Napoli.
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