I dubbi nella esecuzione di questi patti, rlsolverebbersi dal papa. Così, assentendo i cardinali tutti, fuorchè Matteo di S. Maria in Portico, approvò Bonifazio l'accordo; e dichiarò che, secondo il voler di Carlo, Federigo s'addimanderebbe re di Trinacria, finchè tenesse l'isola.
Furon queste le condizioni, e le modificazioni della pace di Caltabellotta. Né nasca alcun dubbio sull'autenticità de' documenti citati, se non si leggan le altre due particolarità che ho notato nel testo. Perocchè veramente per altri diplomi, non appartenenti al trattato dei principi, dovette Federigo consentire a Ruggier Loria il possesso di Aci in Sicilia; re Carlo a Vinciguerra Palizzi quello di tre castella in Calabria, come riferisce Niccolò Speciale. Nè in quel trattato avea luogo l'obbligazione particolare di Federigo a Valois, che l'aiuterebbe nell'impresa dell'impero d'Oriente, la quale si scorge dal documento citato qui appresso.
(1061) Gio, Villani, lob. 8, cap. 50.
(1062) Diploma dato di Lentini a 26 settembre 1302. Federigo promettea di dare al Valois, pagati per quattro mesi, dugento cavalli e quindici o venti galee; e permetteagii di armare in Sicilia altre dieci galee e quattrocento cavalli. Questo diploma è pubblicato dal Burigny, Storia di Sicilia, lib. 8, part. 2, cap. 5; e da Du Cange, Hist. de l'Empire de Constantinople, docum., pag. 43. Io dubitava dell'autenticità, solamente perchè Federigo, dopo la detta pace, vi s'intitola tuttavia: Rex Siciliae, ducatus Apuliae et principato Capuae, contro i patti stabiliti.
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