Nelle citazioni che mi occorrerą di farne, aggiugnerņ il nome patronimico di Omari al titolo di Scehāb-ed-dīn (Fiaccola della Fede), ch'č comune a cento altri dottori musulmani; e perņ mal si č adoperato a significare il nostro autore. Avverto poi non esser questi il cadi Scehāb-ed-dīn-Ibn-Abi-l-Damm, da Hama, come suppose il Di Gregorio(97), traendo nel proprio errore il Wenrich(98); perocchč quel cadi visse un secolo innanzi l'Omari, sendo morto il 1244; e Abulfeda cita sovente l'opera sua, ch'č intitolata: Tarīkh Mozafferi, e non Mesālek el-Absār(99). Su Scehāb-ed-dīn-'Omari si veggano: Quatremčre, nelle Notices et Extraits des MSS., tomo XIII, p. 151 seg.; Catalogo della Bodlejana d'Oxford, tomo II, p. 599; Catalogo de' MSS. Orientali del British Museum, parte II, p. 273, n° DLXXV; Reinaud, Géographie d'Aboulfeda, Introd., p. CLII(100).
      LVII. Ibn-el-Wardi (Zīn-ed-dīn-Abu-Hafs-Omar), morto il 1348; mezzo copiņ e mezzo compendiņ le notizie di Edrisi e Dimascki su la Sicilia. Quali ch'elle siano, le darņ, secondo la lezione dei MSS. di Parigi, Ancien Fonds 590, 593, 594, confrontata col testo che ha pubblicato il Tornberg(101) di questa mediocre compilazione geografica, intitolata Kharīdat el-'Agiāib (Perla delle Meraviglie).
      LVIII. Sefedi (Selāh-ed-dīn-Khalīl-ibn-Ibek), che morģ il 1362, compose un dizionario geografico, addimandato El-Waki bil-Wefeiāt (Il Conservatore delle Necrologie), diligente e giudiziosa compilazione. La Biblioteca di Parigi ne possiede due volumi staccati, Suppl.