Tolgo dal detto Giornale il testo relativo a due imprese di Cristiani sopra le Gerbe e Mehdia nel 1284. Questa e la precedente opera son messe fuori dell'ordine cronologico, non appartenendo propriamente alla storia dei Musulmani di Sicilia; ma come danno ragguagli su la storia di Sicilia dei tempi susseguenti, così non mi è parso di trascurarle.
LIBRO PRIMO.
CAPITOLO I.
Dai primi tempi della storia infino a noi molte genti straniere vennero a calpestare il suolo della Sicilia: Cartaginesi, Vandali, Goti, Bizantini, Alemanni, Francesi, Spagnuoli, a vicenda fecervi guerra, guastarono, messer su novelle dominazioni e poi dileguaronsi lasciando poche vestigia di sè. Tra tanti rivolgimenti superficiali quattro conquisti mutarono radicalmente il paese: che furono il greco, il romano, il musulmano e il normanno, o meglio direbbesi italiano. Le colonie doriche e ionie, nell'ottavo secolo innanzi l'era volgare, si insignorivano della Sicilia tra per la forza delle armi e dell'intelletto; vi recavano loro schiatta, genio e linguaggio; dirozzavano gli antichi abitatori, gente italica la più parte e avanzo di varii popoli orientali; facean lieta l'isola di città, di monumenti, di colti, di popolazione; fondavano Stati da rivaleggiare con quei della madre patria; correano, come li portava lor mobile natura, or alla libertà or alla tirannide: tra i quali continui travagli fiorirono nella Sicilia greca i più nobili e profittevoli esercizii degli uomini; e nacquervi, ad onor della umanità, Teocrito, Empedocle, Archimede.
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