Quanto ai Musulmani, parte si dileguò nel seno della società italiana di Sicilia, parte emigrò o fu mietuta dalle spade cristiane. Ed intanto si era mandata ad effetto, sotto gli auspicii del nuovo popolo, l'opera cominciata dagli Arabi quattrocent'anni avanti: la Sicilia tornata a potenza e splendore primeggiò per tutto il duodecimo secolo tra le province italiane; s'insignorì delle parti meridionali della Penisola; e sparse in terraferma molti semi di quel mirabile incivilimento della comune patria nostra che pose termine al medio evo.
La storia delle colonie musulmane di Sicilia, ch'io mi son proposto di scrivere, comprende i due detti conquisti, arabo e normanno, le conseguenze dei quali son visibili infino ai nostri giorni. Principierò con ritrarre le vicende della Sicilia innanzi la venuta degli Arabi, l'origine dello impero musulmano e le condizioni della sua provincia d'Affrica: e ciò darà argomento al primo libro. Nei tre seguenti tratterò la dominazione dei Musulmani su l'isola; nel quinto il conquisto normanno. Nel sesto libro finalmente discorrerò la condizione dei vinti e i fatti ai quali parteciparono sino alla metà del decimoterzo secolo; quando gli ultimi avanzi loro furono trapiantati di Sicilia in Puglia, e la civiltà italiana tramutò ancor sua sede, prima dall'isola alle parti meridionali della terraferma, e poi, fuggendo i capricci dei re, alle gloriose repubbliche ch'eran surte tra il Tevere e le Alpi.
La decadenza della Sicilia greca era cominciata, come avvenir suole, prima della distruzione di sua potenza politica.
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